lunedì 13 aprile 2009
L'AQUILA,NOMINATO UN POOL PER VERIFICARE LE RESPONSABILITA' E DECIDERE CHI BISOGNA ARRESTARE PER PRIMA:POLITICI,COSTRUTTORI ,FUNZIONARI DELLO STATO
L'AQUILA 13/04/09-ORE 18,00 Il 30% di edifici inagibili, il 50% agibili e il 20% parzialmente inagibili ma su cui si può intervenire con interventi minimi. E' il bilancio che emerge da circa un migliaio di verifiche di agibilità e stabilità sugli edifici dell'Aquila e della provincia effettuati in questi giorni. Al momento, ha spiegato il dirigente della Protezione Civile, Titti Postiglione, si è proceduto seguendo un unico criterio: cinturare i centri storici, dell'Aquila e dei paesi della provincia che hanno subito i danni maggiori, e rimandare a un secondo momento le verifiche su queste zone, mentre si è iniziato dalle strutture delle zone periferiche e semicentrali del capoluogo abruzzese e degli altri centri. Ed è da queste verifiche che è emerso che il 30% degli edifici non sarà più agibile. Per quanto riguarda invece quel 20% di strutture "agibili con provvedimenti - ha spiegato Postiglione - bisognerà intervenire con degli accorgimenti e degli interventi minimi che potranno consentire il ritorno all'agibilità. Si tratta comunque di interventi che richiederanno "tempi lunghi". "Ci vorranno numerose settimane" conclude Postiglione.
LA PROCURA NOMINA UN POOL PER VERIFICHE - La procura della Repubblica dell'Aquila ha incaricato un pool di esperti di effettuare le verifiche sugli edifici crollati in seguito al terremoto per accertare eventuali responsabilità penali. Il pool, secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, è composto da una dozzina di tecnici tra cui ingegneri, geologi, chimici ed esperti di costruzioni. A questi il procuratore capo Adriano Rossini e il Pm Fabio Picuti hanno affiancato una trentina di investigatori della polizia giudiziaria che si occuperanno di raccogliere tutta la documentazione relativa agli edifici sotto inchiesta.
SI INDAGA PER DISASTRO E OMICIDIO COLPOSO PLURIMO - Disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Sono questi i reati sui quali sta indagando la procura della Repubblica dell'Aquila che ha aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità nei crolli che sono seguiti al terremoto della settimana scorsa. Il fascicolo, affidato al pubblico ministero Fabio Picuti dal procuratore capo Adriano Rossini, è ancora contro ignoti e al momento, secondo quanto si apprende da fonti investigative, i magistrati non hanno disposto alcun sequestro delle macerie.
LA PREFETTURA VALUTA IL PROBLEMA DELLE ELEZIONI - La Prefettura dell'Aquila sta valutando il da farsi per quanto riguarda lo svolgimento delle elezioni previste per il prossimo 7 giugno. In Abruzzo, infatti, si dovrà votare non solo per le Europee, ma anche per il rinnovo delle quattro amministrazioni provinciali, compresa quindi quella dell'Aquila.
Alle urne dovrebbero essere chiamati anche i cittadini dei Comuni di Pescara e Teramo, nonché quelli di numerosi Comuni più piccoli, molti nell'aquilano. Il capo di gabinetto della Prefettura dell'Aquila, Rinaldo Pezzoli, spiega all'ANSA che il problema è stato messo urgentemente all'ordine del giorno.
"La situazione effettivamente è complessa - dice Pezzoli - e stiamo dunque cercando di trovare la soluzione migliore. Non stata presa ancora nessuna decisione operativa, ma certo il problema dovrà essere risolto rapidamente".BERNARDINO MANZO
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