martedì 21 aprile 2009

L'AQUILA 21/04/09 OLTRE AD INDAGARE SU' EVENTUALI RESPONSABILITA' PER LA COSTRUZIONE DEI PALAZZI CROLLATI IL PM DELLA CITTA' ABRUZZESE DICHIARA : V.AR



IL PM:DOBBIAMO PREVENIRE CHE TRA COLORO CHE GARREGIeRANNO PER ACCAPARRARSI LAVORI DA SVOLGERE PER LA RICOSTRUZIONE DELLE ZONE TERREMOTATE,NON CI SIANO ELEMENTI CON LA COSCIENZA BIANCA MA CON LE MANI SPORCHE.L'AQUILA -21/04/09 "Sentiremo ancora delle persone, ma quella della Casa dello Studente è la situazione che abbiamo più chiara". Lo ha detto il procuratore della Repubblica dell'Aquila Alfredo Rossini, parlando con i giornalisti a proposito dell'inchiesta che sta conducendo sui crolli provocati dal terremoto.

Oggi non sono in programma altre deposizioni di testimoni, dopo quelle di ieri del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e del manager della Asl Roberto Marzetti. Ha aggiunto che non gli risulta neppure che "persone informate dei fatti" saranno ascoltate in giornata dalle forze di polizia che collaborano alle indagini e che "agiscono - ha detto il Pm - su nostra delega: non dobbiamo mai avere sorprese su quello che succede. Tutto è sotto controllo".

PM, SOLO DITTE COSCIENZA BIANCA MA NON MANI NERE - Siccome per la ricostruzione post terremoto in Abruzzo "ci sarà, si spera, un grande fiume di denaro, molte imprese vorranno partecipare, provenienti sia da dall'Italia che da tutta Europa: noi dobbiamo controllare che tra queste ditte che hanno la coscienza bianca, non ci sia qualcuna che ha le mani nere". Così il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, spiega ai giornalisti la necessità dei controlli preventivi già avviati.

Rossini, che è sostituto procuratore distrettuale antimafia, ha ricordato che proprio ieri la Procura nazionale antimafia ha nominato 4 sostituti "per collaborare con noi, per fare delle indagini su eventuali infiltrazioni mafiose. L'invio di questi 4 sostituti - ha spiegato - è l'applicazione del programma di cui abbiamo parlato fin dall'inizio. La magistratura, infatti, deve fare fronte sia alle indagini, sia a quello che può succedere in relazione al fatto che in Abruzzo, dicano quel che dicano, abbiamo già arrestato delle persone per infiltrazioni mafiose: basti citare l'inchiesta sul cosiddetto tesoro di Ciancimino". Si tratta, ha spiegato il procuratore, di "un lavoro preventivo. Non è che abbiamo i mafiosi che stanno già costruendo, ma occorre comunque vigilare".

MATTEOLI: PER RICOSTRUZIONE SERVIRA' MENO DI 12 MILIARDI - Per la ricostruzione post-terremoto i 12 miliardi ipotizzati dal ministro degli Interni Roberto Maroni ''sono eccessivi''. Questa l'opinione del ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, intervenuto alla trasmissione Panorama del giorno su Canale 5.

''Credo basti meno'', ha aggiunto Matteoli, precisando che ''quando avremo un quadro completo sapremo quante case devono essere abbattute e ricostruite, e per queste ci vorra' del tempo. Poi ci sono quelle lesionate e in un paio di mesi o tre possono essere riparate''.

Quanto ai controlli, il ministro ha escluso la creazione di un ente ad hoc, affermando che ''di enti ce ne sono anche troppi. Ci sono invece gli enti locali, che quando rilasciano le licenze poi devono controllare che tutto si costruisca secondo le normative vigenti''.

Matteoli ha anche sottolineato quanto possa essere utile l'introduzione del fascicolo di fabbricato, avvertendo che ''per fare la norma ci vuole poco, basta che il Parlamento sia d'accordo''. Il ministro ha infine commentato ''l'attivismo del capo del governo'' sul fronte dell'Abruzzo, affermando che da questo punto di vista ''non ci sono precedenti: non solo perche' va in Abruzzo tutti i giorni, ma e' per come lavora, sempre li' con ingegneri e architetti a studiare come ricostruire''. BERNARDINO MANZO

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