venerdì 30 gennaio 2009

CAPUA A PALAZZO FAZIO LA PRESENZA DI TANO GRASSO HA FATTO PARTECIPARE CENTINAIA DI PERSONE.

Capua28/01/09Al Palazzo Fazio, Via Seminario Sabato 31 gennaio 2009 - ore 19,00Mostra “L’Abbecedario del potere”22 lavori in legno, gommapiuma, acrilico e piombodi Antonia CiampiCatalogo in sede con 22 poesie di Marco Palasciano, (quasi un’antologia)un testo critico di Massimo Sgroi ed un testo ludolinguistico di Alessandro Bergonzoni Nel programma del Follaro ci sono sempre una o più mostre. Del resto il legame di Capuanova con l’arte contemporanea è antico e consolidato ed a Palazzo Fazio in quasi venti anni hanno esposto artisti di livello internazionale fra i quali forse è giusto ricordare Emilio Tadini, Penck, Elio Marcheggiani con mostre personali, tutti per la prima volta con mostre personali in Campania Con gli artisti italiani più giovani e con il territorio campano in genere il rapporto della cooperativa è stato costante, avviato addirittura prima della ristrutturazione di Palazzo Fazio con una mostra di Bruno Donzelli nella Chiesa di S. Salvatore a Corte. Antonia Ciampi è uno degli artisti che ogni tanto torna a Palazzo Fazio, in mostre collettive od anche da sola, come l’ultima volta quando installò (era il 2005 con l’assegnazione del Follaro al prof. Silvestrini) nella sala delle capriate all’ultimo piano del palazzo una ragnatela di grandissime dimensioni che interagiva con il pubblico muovendosi, quasi come in un respiro, all’avvicinarsi dei visitatori. In quella occasione si ragionava sul rapporto della scienza con altre discipline fra le quali l’arte.Oggi si indaga un territorio più aspro e difficoltoso in quanto l’analisi ha implicazioni di carattere principalmente sociale e come dice Massimo Sgroi nel catalogo che accompagna la mostra, “Antonia Ciampi riparametra il paradigma del linguaggio; ….. Attraverso l’affetto ed il senso attualizza quello che, nei fatti, è soltanto in potenza. Nella sintesi formale che attua, Antonia Ciampi non ha il senso doloroso e smarrito di certi intellettuali teorici della catastrofe; attraverso l’opera d’arte, morbida alla vista ed al tatto, ci restituisce la possibilità di vedere il mondo con gli occhi dell’innocenza. Una innocenza …… legata al bisogno istintuale di ricostruire le relazioni partendo dall’individualità per sfociare nell’oggettività. A lei appartiene un abbecedario figlio di una sintesi formale legata al suo vissuto esperienziale. ……. se per la Ciampi A sta per Amore o per Armi per ognuno di noi A può stare da qualsiasi parte del rapporto che abbiamo con il reale. In questo il suo lavoro è funzione sociale, laddove l’artista (e di converso l’opera) è soltanto il pretesto per la creazione di un opera soggettiva, personale …... Se l’arte non ha questa funzione essa è soltanto gioco di mercato, proprio nel momento in cui l’ideologia della economia globale ha gettato drammaticamente la sua maschera”La mostra resterà aperta fino al 28 febbraio 2009 e sarà visitabile dal martedì al sabato dalle ore 17,00 alle ore 20,00.BERNARDINO MANZO

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